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è mia mente il conoscerlo, e avvilirei il rispettabile carattere d’Italiana discendendo all’atto vilissimo d’indagarli. Ma egli è pur troppo vero, che quanto avvi mai di vituperevole nella scuola della immoralità, tutto racchiudesi in quelle brevi note; e misera patria mia, se i nostri costumi fossero giunti a tanto depravamento!

Ma ditelo in buona fede, avete voi veramente sentita tutta la forza della vostra accusa: L' Amour n’est pas un péchè en Italie, ni la loi etc.? Sapete voi ciò che fosse per divenire una Nazione imperata dal vizio a segno da render nulla ogni legge divina ed umana? Ciò essendo, quale onorata matrona, quale rispettabile moglie o fanciulla incontaminata potrebbe salvarsi? Il disordine portato tant’oltre introdurrebbe la dissensione e l’affanno fino nel cuore delle nostre famiglie; e gli affetti più santi e più puri, sanzionati dalle leggi di natura, diverrebbero spesso turpissimi amori, scandalosissimo commercio. Deh non opinate, o Signora, così spregevolmente di noi; v’hanno leggi per ogni dove che il buon ordine pubblico, la pubblica decenza e la privata tranquillità tutelano, e severe leggi v'hanno che pene infliggono non miti ai contravventori.

Da me non verrà, che l'uso del Cavaliere servente, o Cicisbeo, sia commendato o giudicato opportuno; nè mi darò briga di giudicare sì meschina