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126 | Donne illustre. Arcangela Paladini. |
none, di Montano e d’altri vescovi. Lo stesso uso di ricamare a figure i sacri paramenti par dalle antiche pitture che continuasse in secoli rozzi: anzi, in certe sagrestie ne avanzano reliquie. Le più intatte sono a San Niccolò in Fabriano: un piviale con figure di apostoli e santi diversi, e una pianeta con misteri della passione, ricamo di rozzo e secco disegno del secolo XIV. Dei milanesi, Luca Schiavone condusse quest’arte al più alto segno; Gerolamo Delfinone fu suo discepolo: visse ai tempi dell’ultimo duca Sforza, e ne fece il ritratto in ricamo. Fece similmente la vita di Nostro Signore pel cardinal di Baiosa. Le caccie di Scipione suo figlio erano accettissime ne’ gabinetti sovrani, e questa virtù passò anche nel figlio Marc’Antonio. La Pellegrini fu la Minerva de’ suoi tempi; ricamò il paliotto e qualche altro sacro arredo, che si conservano nella sagrestia del Duomo.
La Paladini morì di appena ventitré anni, l’8 ottobre 1622, e il compianto fu degno di tanta virtù, sì acerbamente rapita.