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Nel 1847, infine, è chiamato a Torino in qualità di membro della Corte suprema di Cassazione, nella qual Corte, come già abbiam detto, egli siede tuttora.

Nel 1849, allorchè si adunò una commissione, onde sistemare l’organizzazione giudiziaria, l’Alvigini ne fu membro, e l’anno scorso egli ebbe l’onore di presiedere alla Commissione incaricata della revisione dei due codici, penale e di procedura penale.

Commendatore dei Ss. Maurizio e Lazzaro fin dal 1852, nelle elezioni generali del 1857 egli fu mandato rappresentante al parlamento nazionale dal collegio di Tortona, che nei recenti comizj lo ha rieletto.

La Camera profitta soventi del senno e dei lumi e della lunga esperienza dell’onorevole consigliere, che, settuagenario qual è, ha l’aspetto, l’andamento e la presenza di spirito d’un uomo appena maturo.




AMEGLIO GIUSEPPE, avvocato

deputato.


Nato in San Remo il 28 ottobre del 1818, da Giovanni e Bianca Donetti, l’Ameglio ha fatti i primi suoi studi in patria, quindi recatosi all’università di Genova, vi si è avvocatato.

Trasferitosi in Nizza e toltovi moglie, aveva intrapresa la carriera della magistratura come avvocato de’ poveri; quando, mutato pensiero, si restituì in patria e prese ad esercitarvi la propria professione.

La sua integra ed onorata condotta, il distinto suo ingegno gli acquistarono credito presso i suoi concittadini, dimodochè, oltre all’aver fatto parte quasi costantemente del Consiglio municipale e provinciale, nelle elezioni generali del 1857 venne per la prima volta eletto deputato al Parlamento nazionale, e fu confermato in tal qualità in queste del 1860.

Alla Camera siede sui banchi della sinistra, ma non fa opposizione sistematica, chè, del resto, siam lieti di dichiararlo fin da questo momento, gli oppositori propriamente sistematici sono in bene scarso numero nel primo Parlamento del regno italico.