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Discendente d’antica patrizia famiglia, derivata nel 1200 da Pistoja (fondatrice del collegio Sinibaldo in Bologna) è nato in Lucca il 24 aprile del 1806 da Vincenzo e da Caterina Ceccherini.

Educato in patria nel collegio Carlo-Lodovico, ove compieva gli studî letterarî e incominciava i scientifici, si recò all’università di Pisa a seguirvi il corso di fisica e matematiche, nelle quali facoltà fu laureato nel 1829.

Scelto dal professore Bertini a suo collaboratore, operò nella triangolazione del ducato lucchese dal 1830 al 1846; tale triangolazione doveva servire alla misura di tutto il territorio per la riforma generale del Catasto.

Nell’aprile del 1834 fu incaricato della costruzione dei quadri d’insieme, e nel gennajo del 1843 della costruzione della carta geometrica del ducato di Lucca, come ingegnere topografo addetto all’uffizio della riforma catastale, essendo anche membro di quella regia deputazione direttrice delle operazioni tutte del Cadastro.

Dotato di sentimenti italianissimi, il Sinibaldi prese parte attiva, sebben ristretta, nella città nativa ai moti del 1831; e dalla funesta riuscita di quelli ritrasse il salutare insegnamento che a conseguire il grande scopo della patria rigenerazione, più che col cospirare, sarebbesi profittato col diffondere l’istruzione nel popolo.

Così accadde che egli si facesse uno de’ promotori, e dei più saldi sostenitori della Società d’incoraggiamento per le arti, i mestieri e l’agricoltura, che riuscì feconda, sin che rimase, di molti vantaggi morali ed economici. Spinse quella società a fondare le scuole tecniche, e pel corso di dodici anni vi dettò nei dì festivi lezioni gratuite agli artigiani e mestieranti di aritmetica e geometria teorico-pratiche, quindi di fisica generale e in ultimo di meccanica applicata.

Offertogli nel 1846 l’ufficio d’assessore, dapprima,