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nale e di capo dello stato maggiore di essa guardia. Chiamato poscia a far parte della deputazione di Grottamare ei si ebbe a giusta ricompensa del suo patriotismo la decorazione di ufficiale dell’ordine Mauriziano, e la dignità di senatore del regno d’Italia.



NARDELLI GIUSEPPE

senatore.


Trasse i natali in San Vito provincia di Terra d’Otranto, il 31 gennajo del 1802 da Francesco Saverio, e da Leonora Dal Prete.

Percorsi gli studi legali, entrava nella carriera della magistratura fin dal 1824, e dopo aver passato attraverso a tutti i gradi di giudice di prima istanza, di appello, di procuratore regio e di sostituito procuratore generale, disimpegnò nel decennio 1849-1859 le funzioni di procuratore generale del re, da prima presso la gran corte civile d’Aquila, quindi presso quella di Napoli.

Nel 1859 elevato al grado di vice-presidente della corte suprema di cassazione, venne destinato a primo presidente, la qual carica esercita anche oggidì.

Il distinto personaggio del quale diamo questi rapidi cenni biografici, ha reso di pubblica ragione varî opuscoli in materia legale, l’ultimo dei quali contiene il discorso da lui pronunciato il 10 settembre 1860 nella gran corte civile di Napoli, discorso ispirato ai più nobili sentimenti di devozione al re Vittorio Emmanuele ed all’Italia.

Si fu con decreto del 20 gennajo 1861, che il Nardelli venne elevato alla dignità di senatore del regno.




Vide il giorno in Cava, provincia di Principato Citeriore, il 5 marzo 1826, da quel marchese Fulvio, che