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La condotta del presidente della camera dei comuni in Sicilia nel 1848 è nota ad ognuno che abbia conoscenza degli uomini e degli avvenimenti dell’isola in quell’epoca. — La pubblica opinione, però, malgrado la sua modestia, malgrado il suo disinteresse, spingeva Torrearsa al potere, tutti i partiti volendolo al timone dello Stato, mentre la sua lealtà e l’onestà sua piacevano a tutti e conciliavano i diversi partiti, mentre le sue maniere affettuose e cortesi, nonchè la somma dignità degli atti e delle parole si avean guadagnato l’amore ed il rispetto d’ognuno. — Smosso dunque dalle vivissime istanze, che gli venivano da ogni parte dirette, mentre i tempi correano già infausti per la causa della libertà siciliana, chè la presa di Messina, e le modificazioni successe nella politica anglo-francese riguardo alla Sicilia, minacciavano davvicino. il marchese di Torrearsa assunse il portafoglio degli affari esteri. Quel portafoglio lo tenne durante cinque mesi, nei quali le vicende s’incalzavano così imperiose nell’interno ed all’estero, contro l’indipendenza sicula, che a grave pena, malgrado tutto il suo ingegno e tutta la di lui instancabile operosità, il marchese di Torrearsa valse a far argine alla piena che d’ogni parte tentava trascinarlo: e se non potè migliorare la posizione del proprio paese, seppe ad ogni modo, grazie ad abili negoziali, prolungare per un tempo insperato l’armistizio di settembre, senza di cui la Sicilia sarebbe stata in qualche settimana riconquistata dai Borbonici. Ciò che sopratutto è notevole in questo periodo della vita politica del nostro protagonista si è come in mezzo alla lotta degli estremi partiti, alle mene della reazione ed alla sfrenata licenza della stampa di opposizione, non fosse mai da nessuno scagliata la menoma accusa contro l’onorato di lui nome sicchè discendendo dal potere, di cui aveva invano chiesto ripetutamente d’essere esonerato, trovo sempre l’istessa simpatia in tutte le classi de’ suoi concittadini e dei rappresentanti della nazione, che tornavano a rieleggerlo a proprio presidente.

Venuto finalmente il fatal giorno in cui nei campi di Catania la rivoluzione siciliana fu vinta, al mar-