Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia.pdf/358


— 244 —


Respinta l’armata borbonica fin’oltre le sponde del Volturno, mediante l’intrepidezza de’ suoi volontarî, Garibaldi, da quell’abile militare che egli è, comprese che a tanto doveva limitarsi il suo compilo, e che certo non era dato a lui ed ai suoi di espugnare i baluardi di Capua e di Gaeta.

Quindi è, che con un abnegazione di cui non saprebbe encomiarsi abbastanza, cedette al suo Re, ed alle regolari schiere italiane, alla testa delle quali si trovava il valoroso suo amico, generale Cialdini, l’importante bisogna di compier l’opera a sì buon punto condotta, e di cacciare dalla penisola la fedifraga borbonica dinastia.

In quanto a lui, l’eroe nostro, si ritrasse a quello scoglio di Caprera, sul quale adesso gli sguardi di tutta Europa ammiratrice sono rivolti, e colà, in un modesto riposo, che fa ricordare invero i più illustri cittadini del mondo antico, attende, con quella fede che mai lo abbandonò, nè lo abbandona, che il giorno, in cui il riscatto intiero e completo di tutta la penisola abbia ad operarsi, sorga alfine radioso. — Quando un tal giorno verrà, e non sia lontano! siamo certi di rivederlo alla testa dei suoi valorosi volontari accorrere a combattere le ultime pugne della nazionale indipendenza.


Garibaldi è un uomo troppo meraviglioso, perchè noi non dobbiamo arrestarci a cercare di porgere al lettore un’idea della di lui indole, del suo carattere.

L’eroe di tante ardite quanto stupende avventure, a chi gli rivolga, sopra tutto le prime volte, la parola, sembra freddo e riservatissimo. Il suo nobile volto è quasi sempre atteggiato alla meditazione; non fosse il lampo degli sguardi, che di tempo in tempo vi manifesta l’ardore dei più nobili sentimenti, vi credereste dinanzi ad un filosofo, o ad un’anacoreta dei vecchi tempi.

Le sue parole, conversando, escono a tuono sommesso dalle labbra; egli non alza mai la voce, quasichè volesse far meglio spiccare l’immenso contrasto che esiste tra la moderatezza dei suoi accenti, e l’ardimento inaudito delle sue azioni.