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Il combattimento di Treponti, sostenuto eroicamente dal nostro protagonista alla testa di poche bajonette de’ suoi cacciatori e di una truppa accogliticcia, male armata, di Bresciani, contro il nemico numeroso e ben fornito, che sembrava accennare ad un ritorno sopra Brescia; quello di Castenedolo vicino al Chiese, in cui con poche compagnie del suo reggimento, comandate dal colonnello Cosenz, si attentò ad attaccare le posizioni austriache, e superatele, si spinse tanto oltre da mettersi in grave pericolo, ove la sua ben nota valentia non l’avesse tratto di impaccio, cagionando gravi perdite all’oste avversa e provandone egli stesso in quantità notevole: questi combattimenti, diciam noi, erano gli ultimi in cui Garibaldi trionfava, durante quella breve e gloriosa campagna.

Egli stava a fronte di un corpo di 25,000 Tirolesi che tentavano il passo di Bormio e che aveva già respinti con gravi loro perdite e costretti a ritirarsi sullo Stelvio, abbandonando la Vecchia Rocca, antemurale di Rocca d’Anfo, quando venne a sorprenderlo, e bisogna pur dirlo, straziargli l’animo, la notizia della pace di Villafranca.

Accorreva Garibaldi tosto al quartiere generale del Re a Roverbella onde rassegnargli il proprio comando, e quello de’ suoi uffiziali; ma smosso dalle esortazioni del primo soldato della nazionale indipendenza, cui egli ama e stima supremamente, chinò il capo ed acconsentì di rimanersi al suo posto.

Lascialo indi a poco il comando dei suoi Cacciatori delle Alpi per esser promosso al grado di generale di divisione e comandante in capo dell’armata Toscana, si recò a Bologna, onde assumere quel comando, e lungo il cammino ch’ebbe a percorrere, e nelle più cospicue città, ch’ebbe ad attraversare, quali Genova, Livorno, Firenze, Modena, Parma e Bologna, dappertutto ricevè l’accoglimento il più festevole, il più entusiastico.

La truppa toscana, che dette prove sì chiare di patriotismo nel movimento spontaneo del 1859, accolse con inesprimibile soddisfazione sì illustre condottiero ma le circostanze politiche delle vicine provincie del-