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elettro-magnetiche che in difesa della di lui teorica il Gherardi avea pubblicate.

Un articolo, poi, in cui il nostro protagonista rivendicava ad Ampère l’idea fondamentale dell’invenzione del galvanometro, che il Nobili perfezionò, e la proposta di nuovi galvanometri anche più sensibili del mentovato, pubblicavasi nel Bollettino universale di scienze lettere ed arti lo stesso anno in Bologna, e per le modificazioni proposte allo strumento del Nobili il giovine ripetitore veniva lodato da lui in diversi scritti, dettati mentre Becquerel ed altri proponevano e raccomandavano galvanometri simili a quelli ch’egli già aveva raccomandati.

Creato professore sostituto sul principiare del 1827 di fisica generale e speciale, di meccanica ed idraulica, di ottica ed astronomia, il 20 ottobre dell’anno medesimo succedeva al professore Masetti nella cattedra di meccanica ed idraulica, che esercitò durante i quattro seguenti anni.

Ristaurata l’Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna, il Gherardi vi fu ascritto tra i soci onorarî nel 1829, e nel 1833 passò alla classe dei pensionati o accademici benedettini. Aggiungiamo subito, per non tornar più su questo argomento, ch’egli fu eletto cinque volte presidente annuale dai suoi colleghi, e che in tal qualità gli fu dato dirigere il 20 giugno del 1848 la solennissima adunanza in cui il Gioberti venne aggregato a quell’Accademia.

Allo scoppiare in Bologna del moto rivoluzionario del 1831, che si propagò con tanta rapidità fino ai limiti del patrimonio di San Pietro, il nostro protagonista, ch’era il più giovine professore dell’università, contando appena ventotto anni, fu da quel governo provvisorio nominato colonnello comandante il battaglione universitario, incarico scabroso che costò al Gherardi affanni, sacrifizî e persecuzioni continue per tutta l’intera durata del lungo pontificato di Gregorio XVI, sebbene gli restasse il compenso d’aver degnamente operato e impedito il male con non comune fermezza.

In quel torno, a cagione dell’allontanamento del professore Orioli, il giovine professore di meccanica e