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della maggioranza degli elettori del collegio di Pinerolo e Cunciana; dimodochè resosi esso collegio vacante, il Bertea, vi fu eletto a deputato il 29 giugno dello scorso anno. Come lo si sa, la Camera era allora prorogata; sciolta che fu poi con reale decreto del 21 gennajo 1860, il nostro protagonista ebbe senza contestazione rinnovato il mandato nelle elezioni generali del 25 marzo.

Nella Camera l’avvocato Bertea ha votato ordinariamente colla sinistra. Egli dice apprezzare come merita esserlo il patriottismo e l’ingegno degli uomini che ora stanno al potere; ma alcuni atti della loro amministrazione, e segnatamente la cessione di Nizza alla Francia, lo spinsero verso l’opposizione, non però sistematica.





Nato il dì 30 novembre del 1785 nel mandamento di Ponte San Pietro, governo di Bergamo, prima di essere ordinato sacerdote fu eletto professore di fisica e matematica nel patrio seminario, impiego che conservò per ben undici anni. Nominato poscia parroco proposto della borgata di Calogno, nel piano sottoposto alla città di Bergamo, dimorò in quel luogo ed esercitò quella carica per lo spazio di quasi quarantatrè anni, cattivandosi con l’onoratezza e l’esemplarità della sua condotta la stima e l’affetto della popolazione.

Si dimise spontaneamente dal suo ufficio onde godere d’un poco di quiete, e potersi occupare con maggiore raccoglimento de’ suoi studî.

L’abate Bravi ha pubblicate diverse opere di cui c’incresce di non poter che citare i titoli: Teorica e pratica del probabile, di cui vennero fatte due edizioni; — Ricerche sopra la cagione dei venti irregolari; — Analisi delle opere di Antonio Dodini; — Della memoranda inondazione di Pietroburgo, avve-