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doversi conferire il premio, perchè gli scritti de’ concorrenti non gli avevano dato un sufficiente sviluppo.

Fuori della politica il Castiglioni si occupò con particolare amore, sapendolo soggetto quant’altro mai di rilievo, delle riforme da introdursi nel servizio sanitario. Fece studi continui in proposito, insistendo con una non comune costanza in eccitare il governo a provvedimenti definitivi; e oltrechè ne fanno fede le due opere che abbiamo qui sopra indicate, lo attestano pure ampiamente moltissimi articoli pubblicati in periodici medici e politici, e moltissimi discorsi pronunciati negli annui congressi dell’Associazione medica. Appunto in riguardo a ciò il Castiglioni venne nominato membro di parecchie accademie mediche e statistiche, e rappresentante del Comitato genovese presso la Consulta centrale della medica associazione.

Si fu il collegio di Casalmaggiore, città che diè ampio saggio di slancio e spirito efficacemente italiano col numero stragrande dei volontarî che inviò a combattere sotto le bandiere sabaude la pugna del nazionale riscatto, città nella quale il Castiglioni trascorse gli ozi dell’infanzia e dell’adolescenza, si fu, diciam noi, quel collegio che il volle a proprio rappresentante nell’aula del primo Parlamento italiano, in seno al quale niuno potrà certo impugnare che il nostro protagonista non abbia titoli cospicui e innegabili ad assidersi. Nella breve sessione del corrente anno il Castiglioni ha presa poche volte la parola, ma in quelle poche si è mostrato dicitore succoso e tale da fare sperare che il suo concorso sia de’ più profittevoli all’Assemblea nazionale e alla gran patria italiana.





Nato il dì 30 maggio del 1818 in Renazzo, piccolo villaggio del territorio di Cento, provincia di Ferrara, da una famiglia di onorati benestanti. In Cento stesso fece in modo distinto i primi studî, quindi recatosi