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efficace modo quelle eroiche vittime della guerra nazionale italiana.

Il conte Barbiano di Belgiojoso, a equa ricompensa di una vita vissuta a vantaggio dell’umanità e della patria, è stato creato senatore e nominato commendatore dell’ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro.





Nato in Bagnacavallo nel 1812, dedicò i primi anni della giovinezza agli studî nella celebre università di Bologna. Ben presto tuttavia l’ardore del suo carattere e la vivacità de’ nobili sentimenti di patria e d’indipendenza lo slanciarono nel vortice delle politiche agitazioni, sicchè nel 1831 il vediamo far parte dell’armata comandata dal general Zucchi ch’ei segui nella ritirata di Bologna.

Nel 1846 fu poi uno dei principali autori del movimento delle Romagne, dietro il quale si vide costretto ad emigrare in Francia.

Da questo momento comincia una nuova fase di esistenza pel conte Beltrami, o per meglio dire, le sue vere tendenze individuali, ricevuto un intiero sviluppo, cercano e trovano un modo d’applicazione, che forma a buon dritto un titolo di gloria pel nostro protagonista, e ravvivano in Francia un’industria che più non esisteva da secoli.

La cosa val la pena d’esser descritta con qualche particolarità.

Al primo suo metter piede sul suolo francese, l’accoglienza che si fece al conte Beltrami non fu delle più ospitaliere. Lo si riteneva per repubblicano, lo si credeva affigliato a società segrete di Francia, e siccome lo si sapeva ricco, si temette la sua influenza — quindi si trattò d’internarlo a Perigueux.

Il Beltrami, che aveva già il suo progetto, e che per eseguire un tal progetto sentiva bisogno di rimanere