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ora e pensiero non sieno stali impiegati a vantaggio della patria e dell’umanità.

Nato a Biella il 17 dicembre del 1798 da Felice e da Rosa Vasale, l’Arnulfo, dopo aver compiuti i propri studî in Torino, fu ammesso nel 1818 dal senato di Piemonte a patrocinar cause dinanzi ai magistrati supremi, e dal 1819 a tutto il 1851 fu causidico collegiato presso i tribunali della città e provincia di Biella. Nel 1819 era stato pur ricevuto notaio, ed ha esercitato i due uffici fintantochè per legge furono dichiarati incompatibili.

Lo specchiato modo di vivere dell’Arnulfo, la sua capacità, sopratutto l’amministrativa, che ognuno gli riconosce in grado eminente, la solerzia nel curare gli affari che gli veniano affidati gli ebber ben presto guadagnata la considerazione de’ proprî concittadini, sicchè ei ne fu eletto consigliere della città e provincia di Biella della divisione di Vercelli, e dalla creazione di tali consigli, fino all’epoca della lor soppressione, vi esercitò sempre le importanti attribuzioni di presidente, di vice-presidente o di segretario; anche adesso, eletto a membro del consiglio provinciale di Novara, egli ne è il vice-presidente.

Ma ciò che sopratutto deve notarsi, si è che l’Arnulfo da più da trent’anni è l’amministratore comunale di pressochè tutte le opere di beneficenza della città di Biella, direttore di quella cassa di risparmio dall’epoca della sua fondazione, e uno de’ promotori e amministratore pur sempre della Società per l’avanzamento delle arti, mestieri ed agricoltura nella provincia biellese.

E diciamo che ciò è da notarsi, in quanto che non solo serve ad ampia conferma di quanto asserimmo pur dianzi, che cioè l’Arnulfo è stato ognora, e oggi più che mai, da’ propri compatrioti tenuto in quel conto che merita, ma anche perchè mediante le feconde occupazioni di quelli onorevoli e rilevantissimi incarichi i talenti amministrativi dell’Arnulfo ebbero occasione di svilupparsi più ampiamente, e in modo da darsi a conoscere al governo, che non tardò a trarne profitto.

Difatto nel 1810 il vediamo chiamato all’importante