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putarci idonei quant’altri mai alla difficilissima impresa.

Spirito di partito non ne accieca, non ci muovono secondi fini, non ci alletta guadagno, non temiamo perdita alcuna.

Narriamo semplicemente e con tutta imparzialità fatti che ci siamo adoprati e ci adopriamo a constatare e a verificare per quanto il sappiamo e possiamo; e ciò rimontando alle sorgenti, interrogando la persona stessa cui essi riguardano, gli amici, gl’indifferenti, gli avversi.

Non animosi nel biasmo, non entusiastici nella lode, lasciamo che il lettore apprezzi più che non ci permettiamo noi d’apprezzare.

Non negligiamo niente e nessuno. Taluni avvenimenti che pajono a prima vista di lieve interesse, possono — e chi nol sa? — produrre in un’epoca più o meno remota importantissimi effetti; certe individualità che potrebbero sembrare insignificanti od oscure, sono utili nella propria sfera; non men che le più brillanti nella loro, o lasciano, a chi ben le disamini, scorgere una virtù che per essere ignorata non è meno pregevole, o appalesano il germe di qualità e di talenti, che, messi in evidenza, possono svilupparsi e applicarsi a gran profitto del patrio incremento.


Diremo di più: le condizioni politiche del nostro paese, le barriere che dividevano uno Stato dall’altro, la mancanza pressochè assoluta in molte italiane provincie di vita pubblica, la deficienza o la nullità della stampa, sopratutto periodica, hanno impedito fino ad ora che numerevoli personaggi, pieni di merito e di valore, siensi resi noti, e sieno tenuti in pregio oltre l’angustia cerchia de’ loro intimi conoscenti e conterranei. Vari di questi personaggi seggono oggi nelle due Camere, e quasi