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sto di conformare, egli primo di tutti, ogni proprio operato.

Nel marzo del 1849, trattandosi di nominare un provveditore agli studi nella provincia di Savona, tale importante carica fu conferita con regio decreto all’avvocato Astengo, che la sostenne con frutto degli amministrati e con sua lode fino al giugno del 1855, epoca in cui si dimise volontario da tali funzioni, conservando tuttavia per rescritto il titolo onorifico di provveditore.

Si fu nelle elezioni generali del 1852 che l’avvocato Astengo fu inviato per la prima volta a sedere nel Parlamento nazionale, ove non tardò a segnalarsi in modo tale da esser considerato, sopratutto in materia giuridica, uno de’ più notevoli membri della Camera.

E i suoi colleghi gli hanno date prove non dubbie del conto in cui lo tenevano, chiamandolo a relatore della commissione del primo progetto di ordinamento giudiziario, onde vennero introdotte in Piemonte le Corti d’Assisie coi giurati; e quindi nel 1856 pure a relatore sulla seconda proposta dello stesso importante progetto di legge.

Recentemente, infine, dopo la guerra, nel tempo ancora dei pieni poteri sotto il ministero Rattazzi, ei fu chiamato a far parte della commissione cui venne dato l’incarico di esaminare il progetto di riordinamento giudiziario.

Saggiamente liberale e progressista, l’avvocato Astengo ha sempre dato il suo appoggio, appoggio leale e disinteressato, al ministero Cavour. Nelle recente rilevantissima votazione per la cessione di Savoja e Nizza alla Francia, nonostante le sue simpatie pel signor Rattazzi, egli non ha creduto doverlo seguire nella sterile via nell’astensione ed ha lasciato cadere una palla bianca nell’urna.

L’avvocato Astengo è cavaliere dell’ordine Mauriziano fin dal 1856.