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diviene chiara la politica liberale, onesta e consecutiva di quel Governo cui ebbe l’onore di appartenere.
«La prima cosa che credo aver dimostrato è questa. La questione romana era una questione vagante; una questione, la quale o si trovava in mano d’un partito estremo che se ne valeva per agitare il paese, per compromettere ad ogni momento la tranquillità del paese oppure era in mano dello straniero, il quale poteva ad ogni momento recare pericoli od umiliazioni alla nostra nazionalità. Questa grave questione si trovava adunque fuori delle nostre mani, si trovava in balia o dell’uno, o dell’altro. Ebbene, il governo a cui io aveva l’onore di appartenere ha ritirato questa grave questione nelle sue mani, la ritirata nelle sfere governative, l’ha messa in una posizione tale che un giorno potrebbe portarla alle vostre deliberazioni . In somma questa gravissima delle questioni nazionali, che era fuori dalle mani del Governo, è stata messa sotto le mani del Governo.
«La seconda cosa che abbiamo fatto è questa.
«C’era nel paese un sentimento di malessere, una certa irrequietezza, la quale dava a moltissime proteste, non solo all’interno, ma anche all’estero di travisare le nostre idee, le nostre intenzioni. Tutte le stolte cose che si sono spesse deste sul piemontesismo tutti i vari tentativi che si sono fatti per isconcentrare l’azione del Governo, credetelo a me, signori, si riferivano a quel malessere a quella cotale irrequietezza, a cui noi per una felice combinazione abbiamo potuto riparare combinando un fatto di amministrazione in terna con quello importantissimo stipulato con la Convenzione del 15 settembre.
Mediante l’uno e l’altro spediente noi siamo riesciti anche ad una terza cosa, a calmare le coscienze cattoliche del paese. La grande maggioranza dei cattolici; signori, guardava sempre con ansietà e timore questo stato di cose. La questione del pontificato agitava tutte le menti, ognuno temeva che un giorno o l’altro le credenze religiose si potessero ricevere un crollo violento. Ebbene con quei due fatti le cose sono state messe al loro posto; sicchè gli spiriti timorosi potranno