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nomico-politica, relativa allo sviluppo progressivo della scienza rurale, e dell’industria, è già fatto di ragion pubblica.

Un altro suo opuscolo che merita ricordanza, per la profondità delle osservazioni, e l’esattezza dei dati, in esso contenuti, è il suo Breve cenno delle condizioni politiche, morali ed economiche dell’Italia del Sud, opuscolo che fu scritto e pubblicato in Napoli nel 1860, ed inviato ai consiglieri della luogotenenza.

Il D’Errico infine, ha messo alle stampe sullo scorcio dell’anno 1863, un altro suo libro oltremodo interesante, corredato di tavole statistiche e sinottiche non chè di una pianta generale della provincia di Basilicata, e di porto di quella di principato Citra, colla indicazione delle strade nazionali, provinciali e comunali, ch’egli ha intitolato Idea di uno sviluppo di Strade nazionali nella provincia di Basilicata coerentemente alle peculiari condizioni economiche ed alle diramazioni ferroviarie, del gran sistema stradale italiano, libro del quale si avrà certo a tenere gran conto, nella costruzione che stà per imprendersi di strade nazionali, nella provincia nativa del cavaliere D’Errico.

Nel Parlamento, il nostro protagonista ha votato sempre col ministero, convinto che a conseguire il sublime scopo dell’unità italiana, fa di mestieri esser concordi, e aver fiducia negli uomini, che il Re Galantuomo chiama a sedere nei suoi consigli. L’opera ai lavori parlamentari, prestata dal D’Errico, è stata delle più attive, mentre egli ha sempre assistito alle pubbliche discussioni, non chè a quelle degli uffici, che lo hanno spesso nominato, a far parte d’importanti commissioni.


senatore.


È nato a Voghera il 12 ottobre del 1816 e vi ha atteso agli studi fino alla filosofia inclusiva, passando