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quanto magnanimo sovrano. I natali elevati, la posizione cospicua, la rettitudine dell’animo, la ricchezza di onorificenze e favori. figli è stato quindi, creato gran cacciatore di S. M., cavaliere degli ordini reali e Senatore del regno.




MORANDINI GIOVANNI


deputato.


Toscano, ha fatto studi di economia profondi, talmente che ha preso parte rilevantissima nelle discussioni finanziarie che si sono sviluppate nella Camera elettiva, a proposito della legge sulla ricchezza mobile, sul dazio consumo, e sul conguaglio dell’imposta fondiaria.

Il Morandini, che a ragione si preoccupa dello stato assai poco normale del bilancio governativo, aveva incominciato dal proporre alla Camera un progetto di legge di sua iniziativa, mediante il quale si dovevano abolire le spese di rappresentanza attribuite ai prefetti.

Questo progetto parve utopistico piuttosto che no, in quanto che si ritiene generalmente, che se quelle spese ai rappresentanti del Governo nelle singole provincie sono stimate necessarie negli Stati esteri, tanto più sembrano indispensabili in Italia, ove esistono città, in cui risiedevano sovrani circondati da corti più o meno splendide e che col dar feste e altri tratteni menti pubblici, contribuivano a far circolare il denaro nelle mani del piccolo commercio. Non si ha pertanto da meravigliare se la proposta del Morandini, la quale aveva certo un santissimo scopo, non ricevesse iavorevole accoglimento.

Ma il Morandini, lo ripetiamo, ha tolto ampiamente la sua rivincita di quello scacco nelle grandi discussioni finanziarie, durante le quali ha preso sovente la parola con tanta chiarezza di concetto e profondità di osservazioni, che lo si è salutato come uno degli