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literno di essersi schiettamente e completamente messo dalla parte dei buoni patriotti, in quanto che così facendo ha dovuto rompere in faccia a molti dei più stretti suoi parenti ea amici, i quali hanno scagliato contro di esso l’anatema.

Quindi è che non possiamo che altamente rallegrarci dell’elevazione del principe a senatore, e delle altre onorificenze di cui è piaciuto a S. M. il Re di colmarlo.




LAPORTA LUIGI


deputato.


Siciliano, si è sempre occupato, al di sopra di ogni cosa al mondo, degl’interessi della patria.

Giovanissimo cospirava, e veniva imprigionato per lunghi anni, poi cacciato in esilio.

Nel 1860 seguiva Garibaldi e diveniva uno dei più attivi suoi cooperatori; quindi era eletto deputato e siedeva alla sinistra.

Le sue intenzioni sono rette, nobile il suo carattere; ma egli è impaziente per natura. Di tempo in tempo prende la parola alla Camera; ma non può sempre farlo con calma e trascorre troppo facilmente ad accusare chi dissente da lui. Noi non gliene facciamo un torto assoluto; ma desidereremmo ch’ei volesse indursi talvolta a riconoscere in altri quei buoni intendimenti che per parte nostra siamo lieti di riconoscere in esso.





Si sa che la famiglia de’ Ginori è pur essa una delle antichissime di Firenze. Ora, per istraordinario, i membri di questa nobile famiglia comprendendo meglio di