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È uno dei più intelligenti, attivi ed abili intraprenditori industriali d’Italia.

Nato a Palermo, in una terra che possiede infinite ricchezze, le quali appunto per mancanza d’industria o non fruttano, o fruttano a speculatori stranieri, egli ha saputo iniziare grandi affari di banca, cui ha dato ogni dì più maggiore estensione, mediante la propria operosità, un’onestà a tutta prova ed un’oculatezza non ordinaria. Di questa guisa essendosi poco a poco ingrandito, non si è più limitato alle speculazioni bancarie e all’armamento di navi mercantili, ma ha fatto costruire a proprio conto dei piroscafi per servire al trasporto dei viaggiatori e delle merci lunghesso le coste della Sicilia e a Napoli.

Quest’impresa gli è riuscita al pari di tutte le altre da esso tentate, e a quest’ora il Florio conta una dozzina di vapori magnifici coi quali fa il servizio postale per conto del governo in tutta la Sicilia, Napoli e Genova.

Il Re ha ricompensato tanto felice ardimento, una costanza e un ingegno produttori di così bei resultati col decorare il Florio, ed elevarlo alla dignità di senatore.





Pochi sono i sacerdoti che siedono nel nostro Parlamento, nè sappiamo lagnarcene.

Sebbene vi sieno molti che ripetono tuttodì che il sacerdote dev’essere cittadino, noi crediamo che il prete per esser buon ministro del signore debba avere molta