Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 2.pdf/31


– 417 –

Rientrato nel paese nativo vi esercitò la propria professione, quindi si recò a tale scopo a Girgenti ove compiè felicemente varie difficili operazioni di alta chirurgia, quali amputazioni, ligature d’arterie, cateratte, strabismo, tenotomia, ecc.

Sui piedi torti congiunti; — Analogie e dissomiglianze d’alcune forme embriologiche; — Lettera mila genesi dei piedi torti, ecc.

Non estraneo mai al movimento politico liberale dell’isola, caldo propugnatore in ogni occasione dell’indipendenza e dell’unità italiana, fu tra i primi a promuovere l’annessione della Sicilia al regno d’Italia.

Il collegio d’Aragona lo elesse a suo deputato al Parlamento nazionale il 27 gennaio del 1861.





È nato nel 1826, il 27 gennaio, in Castrovillari da Muzio Pace, ex-deputato al Parlamento napoletano del 1848, e da Maria Baratta.

Percorse gli studi nel collegio italo-greco in Calabria, e nell’università di Napoli ebbe i gradi accademici di belle lettere e di licenza legale.

Ma il fervido suo animo lo faceva di buon’ora mescolarsi alla lotta patriotica che avea per iscopo l’indipendenza d’Italia, sicchè il vediamo nel 1848 alla testa d’un battaglione di volontari calabresi sostenere l’insurrezione calabro-sicula, capitanata dal generale Ribotta, e il dì 26 giugno in ispecie sostenere colle sue genti per ben sei ore il fuoco contro le truppe borboniche, comandate dal generale Busacca, combattendo poscia con pari valore nella valle di S. Martino sui confini della Calabria contro le soldatesche guidate dal generale Lanza.

Vinta finalmente dalle soverchiami armi regie l’insurrezione calabra, il Pace si sostenne anche per vari altri giorni sulle montagne di Lungro, e non fu che dopo un intervallo di diciotto mesi, dopo l’arresto del