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corpo di cinque o sei mila borbonici e ne fece prigioni molte centinaja con cinquanta ufficiali, fra cui il generale Scotti-Douglas. Indignato delle atrocità, più da belve che da uomini, perpetrate, Cialdini mandò una minaccia spaventevole agli assassini per arrestare il corso alle loro nefandezze, e scriveva queste tremende parole al governatore di Molise, affine d’impedire le stragi col terrore non potendolo fare colla voce dell’umanità.

«Faccia pubblicare che fucilo tutti i paesani armati che piglio, e dò quartiere soltanto alle truppe. Ho già cominciato.»

Quest’ordine di sangue impedì effusione di sangue; Cialdini non voleva uccidere per vendetta, non per ferocia; voleva schiacciare l’idea della ribellione all’Italia, affinchè la madre non fosse percossa dai figli, ma incrudelire non mai. Un solo venne fucilato per ordine suo; la morte di un malfattore impedì nuovi delitti e molte pene.

Il 26 ottobre incontravasi con circa 20,000 borbonici comandati dal generale Barbalunga, vicino a Sessa, li ruppe, li fugò, li disperse; e prigionieri e carri, e cannoni e munizioni caddero in suo potere.

Oramai non rimanevano più ai borbonici che Capua e Gaeta e Civitella del Tronto sul continente; Messina nell’isola di Sicilia. Capua cedeva in breve al generale Della Rocca, Civitella del Tronto aveva pochissima importanza: rimanevano Gaeta e Messina; la prima delle quali poderosissima, capace di lungo assedio, di lunghissima ed ostinata resistenza.

Ma prima d’investire Gaeta era mestieri di rompere l’esercito borbonico, il quale trovavasi al Garigliano. Assaliti con grand’impeto dai nostri, comandati dal Re medesimo, battuti di fianco dalla flotta, i borbonici si dispersero, lasciandoci tende, carri, armi e prigioni. Tosto le truppe nostre occuparono Mola di Gaeta e parecchie posizioni intorno alla città; la flotta di Persano doveva investirla dal lato di mare; quando l’ammiraglio francese, Le Barbier di Tinan, ebbe ordine dal suo governo d’impedire le operazioni militari dalla parte marittima, per proteggere le persone della fa-