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Nato nell’agosto del 1818 in Barge, provincia di Saluzzo, dall’avvocato Alessandro e da Teresa Bianconi, fece i suoi studi in Torino ove prese laurea in legge nel 1840.

Gli elettori del collegio di Barge gettarono gli occhi sopra di lui onde nominarlo a loro deputato, quando la morta tolse ai vivi il benemerito di lui zio, distinto chimico, vivente in Torino.

Eletto per la prima volta nel 1857, gli fu poscia sempre confermato il mandato in quello stesso collegio, mandato cui egli adempie con tutta coscienza ed operosità.





Jacopo Sanvitale, parmense, fu segretario perpetuo dell’Accademia di belle arti, preside segretario dell’università, poi cancelliere e vice-ispettore generale aggregato a parecchie società di scienze e lettere in Italia, in Francia e in Germania. Il collegio Lallatta decorò il precoce allievo d’una iscrizione latina a stampa. Oltre alle lettere da lui professate in patria coltivò con amore l’agronomia, l’economia politica, e alcuni novelli rami dell’antropologia, di che disertò copiosamente nel gabinetto di lettura in Parma, e massime intorno al pauperismo diede al pubblico vari articoli nel Giornale del Commercio, nell’Eccletico, nella Lettura e in lingua francese negli Annali provenzali.

Dell’italianità si mostrò fra i primi geloso custode e promotore, non minore per lo zelo a Mazza, a Co-

  1. La presente biografia ci venne trasmessa dal chiaro e benemerito conte, e noi ci facciamo un dovere di pubblicarla tal quale ei l’ha redatta pel nostro libro.