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Fra una serie continua d’interpellanze parlamentari e di crisi ministeriali passò moltissimo tempo ancora.

Intanto Milazzo venne abbandonata, il campo generale fu traslocato, ogni giorno sempre retrocedendo, ed i borbonici arrivavano ad occupare Barcellona, sinchè finalmente per la mediazione degli ammiragli francese ed inglese venne stabilito un armistizio indefinito la cui rottura doveva essere annunziala almeno dieci giorni innanzi la ripresa delle ostilità.

Il generale Garibaldi partiva intanto alla volta della Sicilia per assumere il comando in capo delle forze rivoluzionarie dell’isola, ma a Livorno, o perchè non ancora deciso o per cambiamento di progetto, soffermavasi in Toscana. Lo suppliva il generale Antonini, e più in là arrivava del pari il generale Luigi Mieroslawski, polacco; quello fu nominato maresciallo di campo, ispettore generale dell’esercito, l’altro brigadiere e capo dello stato maggiore generale. La gelosia nacque tra loro, e benchè colmata sulle prime, ebbe in ultimo per conseguenza la demissione del generale Antonini. Gli successe il generale francese de Trobriand, ma nuove rivalità si produssero ancora tra quest’ultimo e il Mieroslawski, sicchè si dovette affidare al francese il comando attivo della campagna, e il polacco venne lasciato all’immediazione del ministro della guerra.

Si pensò allora al reclutamento nell’interno, in Francia e in Isvizzera. Intanto le trattative diplomatiche continuavano sempre inutilmente con le potenze straniere, ed alla Repubblica francese invano si propose di adottare in Sicilia la stessa sua forma di governo; progetto inopportuno che morì proprio nel nascere. Finalmente furono dal principe di Satriano Filangeri trasmesse ai signori Tempie e de Rayneval le seguenti proposizioni di pace che voleva venissero comunicate al governo di Palermo: Costituzione ed amministrazione separate con vice-re proprio; stato discusso separato; pagamento per parte della Sicilia di una porzione delle spese di guerra; guarnigione napoletana a Messina, Milazzo, Siracusa, Trapani e