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[versione diplomatica]


mo, per la qual coſa allegrandoſi molto, andò à Verona, & ordinò molti giuochi, & poi fermò, e fece il capo del Regno, facendo vn conuito digniſſimo à tutti li ſuoi Principi, & eſſendo riſcaldato dal vino, conſtrinſe Roſimonda ſua moglie figliuola di Gonimondo Re delli Epidauri, che la beueſſe con vn vaſo fatto dell'oſſo della teſta di ſuo Padre, il quale hauendo già morto Albonio, fe fare dell'oſſo della teſta vn vaſo indorato portandolo ſeco, la qual coſa fu tanto moleſta à Roſimōda ſua donna, che la deliberò vendicarſi, era in quel tempo nello eſercito d'Albonio Hermachildo Longobardo di nobile famiglia, di virtù, di bellezze, di corpo, & nelli fatti d'Arme preclariſsimo, il quale pratìcando con vna Cameriera di Roſimonda, & eſſa auuedutaſi di tal caſo occultamente in cambio della sua serua vsò con queſto Hermalchildo, & vn giorno ſe gli manifeſtò, come era Roſimonda Regina, & cōfortollo che doueſsi vccidere Albonio ſuo marito, & coſi fu fatto, dipoi volendo la prefata Regina farlo in luogo di ſuo marito Re, non volſono per niente i Lōgobardi à tal fraude conſentire, ma deliberorno l'vno, & l'altro ammazzare, la qual coſa sentendo Roſimonda occultamente con molta pecunia, & con il detto Hermachildo fuggirno à Rauenna, doue in breue tēpo ſi auuelenorno l'vno, & l'altro, & coſi finirno ſua vita.


[versione critica]


mo, per la qual cosa allegrandosi molto, andò à Verona, et ordinò molti giuochi, et poi fermò, e fece il capo del Regno, facendo un convito dignissimo à tutti li suoi Principi, et essendo riscaldato dal vino, constrinse Rosimonda sua moglie figliuola di Gonimondo Re delli Epidauri, che la bevesse con un vaso fatto dell'osso della testa di suo Padre, il quale havendo già morto Albonio, fe fare dell'osso della testa un vaso indorato portandolo seco, la qual cosa fu tanto molesta à Roſimonda sua donna, che la deliberò vendicarsi, era in quel tempo nello esercito d'Albonio Hermachildo Longobardo di nobile famiglia, di virtù, di bellezze, di corpo, et nelli fatti d'Arme preclarissimo, il quale pratìcando con una Cameriera di Rosimonda, et essa avvedutasi di tal caso occultamente in cambio della sua serva usò con questo Hermalchildo, et un giorno se gli manifestò, come era Rosimonda Regina, et confortollo che dovessi uccidere Albonio suo marito, et cosi fu fatto, dipoi volendo la prefata Regina farlo in luogo di suo marito Re, non volsono per niente i Longobardi à tal fraude consentire, ma deliberorno l'uno, et l'altro ammazzare, la qual cosa sentendo Rosimonda occultamente con molta pecunia, et con il detto Hermachildo fuggirno à Ravenna, dove in breve tempo si avvelenorno l'uno, et l'altro, et cosi finirno sua vita.


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