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[versione diplomatica]


belle di colori, & scarpette aperte inſino à li talloni, con molti coreggiuoli, & ſimile altre portature ſtrane, coſtoro hebbono origine dall'Iſola Scandiana, doue partendoſi haueuano per loro Guida Aione, & Taone, li quali eſſendo morti, ſucceſſe Agilmondo, & vltimamente fu eletto Albonio da tutti li Longobardi per loro Re, & regnò fra Vngheri, & Italiani Anni 31.

A l b o n i o adunque 11. Re de' Longobardi huomo veramente in ogni virtù, & nell'Armi preclariſsimo, hauendo morto in queſt'Anno Condimondo Re delle Genti Gepide, & ſpenti quaſi tutti li popoli, & dato aìuto, & fauore ad Arnaſate cōtra Totila Re de Gotti, vcciſe ancora il prefato Totila, scacciando tutti li Gotti d'Italia, eſſendo pregato dal detto Narſete, & vēne in Italia con tutta la ſua famiglia, e donne, figliuoli con loro soſtantia, & preſe tutta la Prouincia di Venetia, dipoi venendo à Treuiſo, li cui cittadini non volendo renderſi, deliberò in tutto disfarla, ma da Felice Veſcouo, all'hora di quel luogo huomo eloquentiſsimo, & santo, dalla prudentia, & ſantità fu mitigato con gran preghiere la crudeltà ſua, & pacificoſsi con li ſuoi cittadini, dipoi entrò nella prouincia di Inſurbia, & preſe per forza Milano, e Pauia, benche l'haueſſe aſſediata tre anni, & ſimilmente preſe Verona, Breſcia, Bergamo, & Co-


[versione critica]


belle di colori, et scarpette aperte insino à li talloni, con molti coreggivoli, et simile altre portature strane, costoro hebbono origine dall'Isola Scandiana, dove partendosi havevano per loro Guida Aione, et Taone, li quali essendo morti, successe Agilmondo, et ultimamente fu eletto Albonio da tutti li Longobardi per loro Re, et regnò fra Ungheri, et Italiani Anni 31.

A l b o n i o adunque 11. Re de' Longobardi huomo veramente in ogni virtù, et nell'Armi preclarissimo, hauendo morto in quest'Anno Condimondo Re delle Genti Gepide, et spenti quasi tutti li popoli, et dato aìuto, et favore ad Arnasate contra Totila Re de Gotti, uccise ancora il prefato Totila, scacciando tutti li Gotti d'Italia, essendo pregato dal detto Narsete, et venne in Italia con tutta la sua famiglia, e donne, figliuoli con loro sostantia, et prese tutta la Provincia di Venetia, dipoi venendo à Treviso, li cui cittadini non volendo rendersi, deliberò in tutto disfarla, ma da Felice Vescovo, all'hora di quel luogo huomo eloquentissimo, et santo, dalla prudentia, et santità fu mitigato con gran preghiere la crudeltà sua, et pacificossi con li suoi cittadini, dipoi entrò nella provincia di Insurbia, et prese per forza Milano, e Pavia, benche l'havesse assediata tre anni, et similmente prese Verona, Brescia, Bergamo, et Co-


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