Pagina:Bresci e Savoia - Il Regicidio (IA 2917212.0001.001.umich.edu).pdf/35


— 33 —

to che chiamano popolo e che obbedisce; egli non si informa se il papa va a consacrare all’altare maggiore di Notre Dame (metti: S. Pietro) l’uomo che — non dubitate, questo è l’avvenire inevitabile — sarà mandato alla forca.

In presenza di monsignor Bonaparte e del suo governo (mettete il governo italiano) il cittadino degno di questo nome non fa che una cosa e non ha che una cosa a fare: caricare il suo fucile e attendere l’ora.

Jersey, 31 Ottobre 1852.


Questo forte e virile appello che i proscritti repubblicani indirizzarono ai proscritti francesi è firmato: Victor Hugo, Janca, Joubertlan, si adatta a meraviglia alla monarchia italiana che ha fatto peggio dell’impero francese.

Pianori, Orsini e Pietri hanno scosso il trono di Bonaparte; Passanante, Acciarito e Bresci quello di casa Savoia.

Quello, cadendo nel sangue, trascinò nella sua caduta la Francia. Se gli italiani non stanno all’erta, la monarchia di Savoia finirà come l’impero del terzo Bonaparte.

La repubblica francese nacque da Sedan. Da quale catastrofe sorgerà la repubblica italiana?

In qualunque modo, l’albero della libertà non prende radici e non fiorisce che nel sangue!

Sono i nemici del popolo che lo vogliono perchè, per non perdere il potere, per essi é tutto, mitragliano e assassinano i popoli.

Se Bonaparte fosse stato mandato alla forca, la Francia sarebbe stata salva.

Speriamo che l’Italia lo sia.

Dei proscritti del 2 Dicembre, la repubblica del 4 Settembre ne fece dei governanti.

Nulla di più giusto: ma ciò che non è giusto è che noi che abbiamo versato il nostro sangue per questa repubblica, noi che difendiamo il nostro paese come essi difesero il loro, che accusiamo come essi accusarono e lottiamo colle stesse armi con le