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No, Umberto non fu mai buono perchè fu sempre feroce verso i lavoratori che domandavano un tozzo di pane, ma in compenso fu compiacente e complice cogli assassini del popolo, come Crispi, Morra di Lavriano, Rudinì, Bava-Beccaris e tutti quanti. Bresci saprà ben presto in che consiste la bontà e il perdono dei re di Savoia.

Ma, bisogna convenirne, la regina Margherita è la sola che non abbia perduta la testa alla morte del suo sposo. Essa ha visto che era il momento di giuocare la gran carta, cioè di gettare la nazione nelle braccia del Vaticano.

Ecco lo scopo di questa preghiera. Domandando il permesso al vescovo Bonomelli di copiarla, approvarla e pubblicarla essa ha fatto un atto di sommissione al Vaticano.

Ma io spero che gli italiani non accetteranno questo patto vergognoso fra il Quirinale e il Vaticano.

Con questo giuoco la regina ha reso il regno di suo figlio impossibile e lo ha messo in lotta con l’opinione pubblica italiana, che se è religiosa non è papalina.

Essa ha circondato la monarchia di un nuovo pericolo, di un nuovo nemico. Tanto meglio: l’Italia sarà più presto sbarazzata da questa monarchia clericale e criminosa, che in quarant’anni non ha saputo darle che una preghiera.

Il Vaterland, giornale di Vienna e organo ufficiale del Vaticano, pubblicò una nota nella quale dice che il papa non ha ordinato la santa messa per Umberto, che non ha inviato le sue condoglianze e che non ha ordinato al cardinale Ferrari di presentare le sue.

Fu per opportunità che il papa ordinò i funerali religiosi, non essendo re Umberto personalmente scomunicato, e perchè il governo italiano esercitò una grande pressione sul Vaticano.