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te dei fatti contenuti nell’atto d’accusa, dichiarando, per esempio, che per ritornare in Europa profittò di un ribasso di prezzo del biglietto, per la esposizione di Parigi, che visitò. Conferma che si esercitò al tiro per meglio colpire.

Ammirabile! Bravo Bresci!


Dal tragico passiamo al comico, anzi al grottesco. È la regina Margherita che ha portato questa nota amena.

Essa scrisse a Monsignore Bonomelli, vescovo di Cremona, la seguente lettera:


Ho pensato (e credo che Iddio m’abbia aiutata) di scrivere una preghiera in memoria del nostro povero Re che tutti possono dire per il riposo dell’anima sua. L’ho scritta come l’ho pensata, col cuore e piana perché tutti la possano capire.

Ora, prima di tutto, credo ci voglia il permesso e l’approvazione di un Vescovo, per divulgarla ed ho pensato a Lei che venero dal profondo del cuore, e spero che lo vorrà fare. La prego di far copiare e stampare quella devozione e divulgarla e raccomandarla in memoria del mio Signore e Re, affinchè tutto il popolo preghi per Lui; e faccia pure sapere che l’ho scritta io, e forse per l’amore che contro ogni merito mi porta, il popolo la reciterà volentieri.

È un rosario colla preghiera.


Il vescovo, naturalmente, soddisfece alla lettera la preghiera della regina.

Ecco ciò che gli italiani, in mancanza di pane, (di questo la regina e il suo Signore e Re non se ne sono mai occupati) dovranno ingoiare tutti i giorni.

Se ci lamentiamo ancora, bisogna dire che siamo veramente incontentabili.

ROSARIO. Credo Pater, De Profundis — Perchè fu misericordioso verso tutti secondo la vostra legge, o Signore, siategli misericordioso e dategli la pace! — Le dieci Ave Maria.