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il nemico d’Amore,
or si discopra amante?
Mi vergogno, i’ non oso.
Farٍ come dicea
la maestra d’amore: scoprirٍgli
l’amore e non l’amante: andrٍ mostrando
il foco del mio amor ne l’altrui seno.
SCENA V
Aminta, Niso.
Amin.Ove, o Niso?
Niso.Ad Aminta.
Ma dove Aminta senza Niso?
Amin.Al tempio.
Ma non già senza Niso; ora io v’andava
a trattar con Narete
del nostro voto, e poscia
per te sarei tornato.
Niso.Verrٍ teco; ma lascia
che qui respiri alquanto; io son già stanco.
È sanata la piaga,
ma non è fermo il piede;
ei trema, e treman gli occhi,
e par che male il cor d’ambo si fidi.
Amin.Che meraviglia? Appena abbiam lasciate
quell’oziose piume,
in cui mentre feriti
ambo giacemmo al buio,
l’innamorata luna
gí per tre volte a farsi bella al sole.
Niso.E pur tu si leggiero
givi traendo or per la piaggia il fianco,
che mal potean seguire