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patibili. Non puٍ Celia ad un tempo conseguir Aminta e Niso.Questa difficoltà per avventura averei tacciuta, perché materie che vengono di scuola volentieri in questo luogo, in questo tempo le trapasso; ma uomo letteratissimo ho udito, che contra l’amor di Celia in questa forma argomenta: non è possibile di conseguire più d’un amante ad un tempo, dunque né meno è possibile più d’uno ad un tempo amarne. Questo gentilissimo ingegno ha, credo io, risguardo alla mia debo- lezza, e cosi contra di me per ischerzo argomenta; ma egli è ben tale, di cui anche gli scherzi deono essere stimati ed onorati: non convien dunque che il suo argomento io finga di non sapere: al quale in tre maniere crederei di poter ri- spondere. Primieramente, l’argomento presuppone che la vo- lontà non possa voler lo ’mpossibile, il che non da tutti è conceduto. Il sottilissimo Scoto il niega, e con l’esempio del primo angelo, che bramٍ d’esser eguale a Dio, anzi d’esser egli stesso Iddio; e con altre ragioni afferma che la volontà con atto anche deliberato puٍ voler lo ’mpossibile: ed aggiu- gne che ciٍ particolarmente avviene alla volontà appassio- nata. E qual più forte appunto, qual più temeraria passione che l’amore? Ma se ci è chi al detto degli scotisti non s’acqueti, ai tornisti almeno acconsenta, i quali voglion pur anch’eglino che la volontà possa determinatamente voler lo ’mpossibile; non lo ’mpossibile assoluto, ma lo ’mpossibile ex suppositione, lo ’mpossibile condizionato, come appunto è impossibile il conseguir più d’un amante ad un tempo, che è impossibile non assoluto, ma supposta la legge per la qual Celia disse: Godrٍ d’un sol? Non mei consente amore. O d’ambidue? Amor e’l ciel me’l vieta. (Atto III, se. i). Ma quando anche sia vero che la volontà non possa ten- dere allo ’mpossibile, nondimeno, per quel che a me pare, questa conseguenza non vale: non si possono conseguir più amanti ad un tempo, addunque non si possono amar più amanti