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160 orlando innamorato [St. 47-50]

        In questo tempo venne il re de Orgagna,
     Ed io con esso, con molta brigata;
     Ma come fumo visti alla campagna,
     Marchin la bella Stella ebbe scanata.
     Nè ancor per questo dapoi la sparagna,
     Ma usava con lei morta tutta fiata.
     Credo io che il fece sol per darse vanto
     Che altro om non fusse scelerato tanto.

        Noi qui vennemo, e con cruda battaglia
     La forte rocca alfin pur fo pigliata;
     E, Marchin preso, di ardente tenaglia
     Fu sua persona tutta lacerata:
     Chi rompe le sue membra, e chi le taglia.
     La bella dama poi fu sotterrata
     Intra un sepolcro adorno; per ragione
     Posto fu sieco il suo caro Grifone.

        Il re de Orgagna poi se ne fu andato,
     Ed io rimasi in questa rocca oscura.
     Era lo octavo mese già passato,
     Quando sentimo in quella sepoltura
     Un grido tanto orribile e spietato,
     Ch’io non vo’ dir che gli altri abbian paura;
     Ma tre giganti ne fôr spaventati,
     Che il re de Orgagna meco avea lasciati.

        Un de essi, alquanto più di core ardito,
     Volse la sepoltura un poco aprire,
     Ma ben ne fo poi presto repentito;
     Però che un mostro, che non puotè uscire,
     Pur for gettò una branca, ed ha ’l gremito:
     In poco d’ora lo fece morire.
     Stracciollo in pezzi e trassel dentro, possa
     La carne devorò con tutte l’ossa.

5. Ml. questo poi; Mr. questo por; P. questo ponto. — 15-16. P. adorno per ragione; Posto. — 20. P. sentimmo. — 28. Ml. e Mr. pote; P. potè. — 31-2. P. possa, La. — 32. Mr. tuta.