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3i

Che dell’offerte natalizie il giorno Rieda, e di pianto sa bagnare il volto Per la supposta perdita di pietra.

Che le ornava 1 * orecchio. D’altre cose L’uso ti chiedrà, che date poi Renderle nega; tu le perdi, e. invano Speri per ciò che grata ti si mostri.

No, quando avessi dieci lingue e dieci Bocche, io già non potrei dell’impudiche Donne narrare le sacrileghe arti.

Il guado tenti un ben vergato foglio;

E della mente tua la prima volta Sia nunzio; le carezze, e le parole,

Che imitino il linguaggio d’un Alante Rechi, e fervide aggiungi anco preghiere. Donò da’prieghi mosso a PriamoAchille (47) Di E ttor l’esangue spoglia; e Iddio sdegnato A voci supplichevoli si piega..

Prometti pur, che. nuocer già non ponno Mai le promesse; ognun può farsi ricco Con semplici parole. La speranza Data una volta, lungo tempo dura:

C’inganna, è. ver, ma Diva utile è a noi. Se liberal con lei. fosti di doni.

Avrà ragion d’abbandonarti; quello,

Cile già le desti, è suo, nè può timore

Di perdita nutrir. Ognor tu devi

  • «*

(47) Achille dopo aver strascinato tre volte intorno alle mura di Troja il corpo d 9 Ettore da lui ucciso all 9 assedio di quella Città, lo rese finalmente, o a dir meglio, lo vende a Priamo Padre del medesimo, che prostrato a* suoi piedi y lo pregava di. ciò caldamente.

Exani inutnque auro corpus vendebat Achille®... 1 _ - • „ - Virgili