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188 | LA TESEIDE |
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Deh chi fia quel che dica che i mondani
Provvedimenti a’ moti di costei
Possan mai porger argomenti sani?
Se non fosse mal detto, io dicerei
Certo che fosser tutti quanti vani
Mirando questo, e ciò che ancor di lei
Si legge e ode, e vede ognora aperto,
Benchè ne sia, come ciò fa, coperto.
6
Costoro insieme tenner buona pace,
E l’amistà antica raffermaro,
E quel che l’un voleva all’altro piace,
Ed il contrario era così discaro:
La rea loro fortuna ora si tace,
Fuggito è ’l tempo d’ogni parte amaro:
Ma pure amore gli tenea ristretti
Vie più che mai, con tutti i lor diletti.
7
Essi avean di lor terre grande entrata,
Perchè essi spendeano largamente:
Ogni persona da loro onorata
Era in Atene grazïosamente,
E sì gran cortesia da loro usata,
Che sen maravigliava tutta gente:
Onde gli amavan tutti i cittadini
Quantunque egli eran grandi e piccolini.