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178 | LA TESEIDE |
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Poi disse loro: o cavalier, se Marte
Doni vittoria a cui più la disia,
Ciascun di voi si tragga d’una parte;
E s’egli è in voi alcuna cortesia,
Mi dite chi voi siete, e chi in tal parte
A battaglia v’induce tanto ria,
Secondo ne mostrate nel ferire
Che fate l’un ver l’altro da morire.
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Li cavalier quando vider Teseo,
E lui udirò a lor così parlare,
Ciascuno indietro volentier si feo,
E vorrebbono avere a cominciare
Quella battaglia: ma il buon Penteo
Prima così rispose al domandare:
Noi siam due cavalier che per amore
Colle spade proviam nostro valore.
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Disse Teseo: deh ditemi chi siete?
A cui Penteo: noi ’l farem volentieri,
Se voi, caro signor, ne promettete
La pace vostra, se a noi fia mestieri.
A cui Teseo rispose: voi l’avete,
Perchè vi veggio sì pro’ cavalieri,
E combattete ancor per tal cagione,
Che offendervi saria contro ragione.