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80 COMENTO DEL BOCCACCI

parte non potendo nascondere il fervore inestimabile della lor concupiscenza, con industria e arte s’ingegnano in ciò che elle possono, di quello adoperare ehe possa provocare gli uomini con appetito più caldo a desiderare i loro congiugnimenti: elle si dipingono, elle si adornano, elle si azzimano, e con cento varietà di fogge sè ogni giorno trasformano, ballano, cantano, lusingano con gli occhi, con gli atti e con le parole, dove dovrebbono con onestà la lor bellezza in parte nascondere, e rifrenare i costumi. Di che assai manifestamente si può raccogliere, che dove questo vizio solo si vince fuggendolo, per esser vinti da lui i giovani e le donne il destano, il chiamano, e se egli non volesse venire il tirano, non contenti solamente a’ portamenti, ma con gli odori arabici, con le corterie, con le polveri, con le radici, e con liquori orientali, con vini, è con le vivande, e con le morbidezze, e con gli ozii e con altre cose assai lo sforzano, mostrandosi in lor danno e in lor vergogna assai mal grati della liberalità della natura usata verso di loro. E così miseramente nella lussuria, abominevole vizio, pervegnamo, la quale scelleratamente seguìta, ne trae della mente la notizia di Dio, e contro all’amor del prossimo ne sospigne a adoperare; togliendoci ancora di noi medesimi e delle nostre cose la debita sollecitudine; siccome colei il cui esercizio diminuisce il cerebro, vacua l’ossa, guasta lo stomaco, caccia la memoria, ingrossa l’ingegno, debilita il vedere, e ogni corporal forza quasi a niente riduce. Ella è morte de’ giovani, e amica delle femmine, madre di bugie, nemica d’onestà, guastamento di fede, conforto di