Pagina:Boccaccio - Il Decameron I, 1877.djvu/34

8 giornata prima.

portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere, e chi diverse maniere di spezierìe, quelle al naso ponendosi spesso, estimando essere ottima cosa il cerebro con cotali odori confortare: con ciò fosse cosa che l’aere tutto paresse dal puzzo de’ morti corpi, e delle infermità e delle medicine, compresso e puzzolente. Alcuni erano di più crudel sentimento (come che per avventura più fosse sicuro), dicendo niun’altra medicina essere contro alle pestilenze migliore nè così buona, come il fuggire loro davanti: e da questo argomento mossi, non curando d’alcuna cosa se non di sè, assai et uomini e donne abbandonarono la propia città, le propie case, i lor luoghi, et i lor parenti e le lor cose, e cercarono l’altrui o almeno il lor contado, quasi l’ira di Dio a punire la iniquità degli uomini con quella pestilenza, non dove fossero procedesse, ma solamente a coloro opprimere li quali dentro alle mura della lor città si trovassero, commossa intendesse; o quasi avvisando ninna persona in quella dover rimanere, e la sua ultima ora esser venuta. E come che questi così variamente opinanti non morissero tutti, non per ciò tutti campavano: anzi, infermandone di ciascuna molti, et in ogni luogo, avendo essi stessi, quando sani erano, esemplo dato a coloro che sani rimanevano, quasi abbandonati per tutto languieno. E lasciamo stare che F uno cittadino l’altro schifasse, e quasi ninno vicino avesse dell’altro cura, et i parenti insieme rade volte, o non mai, si visitassero, e di lontano, era con sì fatto spavento questa tribulazione entrata ne’ petti degli uomini e delle donne, che l’un fratello P altro abbandonava, et il zio il nipote, e la sorella il fratello, e spesse volte la donna il suo marito -, e (che maggior cosa è e quasi non credibile) li padri e le madri i figliuoli, quasi loro non fossero, di visitare e di servire schifavano. Per la qual cosa a coloro, de’ quali era la moltitudine inestimabile, e maschi e femine che infermavano, ninno altro sussidio rimase, che o la carità degli amici (e di questi fur pochi), o V avarizia de’ serventi^ li quali da grossi salarj e sconvenevoli tratti servieno, quantunque per tutto ciò molti non fossero divenuti, e quelli cotanti erano uomini e femine di grosso ingegno, et i più di tali