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364 nota

anche qui (con la quasi totalitá delle finali in velox). Ecco i miei emendamenti: autem 2388, ms. tamen, escluso dal senso1; IIII ivi9, ms. vij, con errore di fatto che sará difficile attribuire al Bocc. mentre si può spiegare con una plausibilissima congettura paleografica2; dannarentur ivi15, ms. dannaverunt, emend. del primo editore; demulcere ivi24, ms. demulcire; nullas ipse 2392, ms. ipse nullas (cfr. Ovid. Trist., IV x 22); auditurum ivi3, ms. auditurus; quem ivi6, suppl. dal Rossetti; raperetur ivi8, ms. raperetur; Culleus ivi12, ms. culeo3; dictos ivi21, ms. dicto; et 24032, suppl. da me per la sintassi; Ursus 2415, ms. urso, che vorrá per altro risalire al Bocc. stesso4; vi ivi 6, ms. va, corr. per il dato di fatto (il «v ydus» sarebbe il lunedi 9); XXXVII ivi9, ms. xxxiiij; qui l’errore si fece strada per conseguenza di quello della data di nascita5; laude ivi1, ms. laudes; privilegium ivi13, ms. previlegium; id ivi21, ms. ipse is6; respectui ivi23, ms. respectu: l’emendamento è per ristabilire un velox; Barrili ivi24, ms. barelis; Neapoli ivi25 ms. Neapolim; est commoratus ivi28, ms. comoratus est, da invertire per far tornar fuori il vel.; loquela civilis ivi34, ms. civilis loquentia, emend. del Rossetti; votum ivi36, ms. volutum; sollecitudines 2421, ms. solitudines, emend. del Rossetti; Scillam ivi5, ms. sillam; est ivi9, suppl. per dar luogo alla clausola ritmica con un planus; et su innanzi a gestibus ivi10, suppl. da me; dudum ivi21, ms. dum, escluso dalla sintassi; que ivi27, ms. quos; repandunt 2435, ms. pandunt con danno del cursus (l’emend. restituisce il vel.); est



  1. Il Rossetti credè di poter leggere sanctum, perché anche a lui quel tamen non parve opportuno (cfr. la sua n. 2 a p. 359); tamen fu poi ripristinato dal Solerti.
  2. Le prime due aste di un iiij possono essere state scambiate da un copista con una v, equivoco facile specialmente quando, come normalmente si riscontra nei mss. del tempo, non si segnava sulla i il puntino ovvero l’apice; (cfr. Hauvette, Notes sur des mss. autographes de Bocc. cit., p. 116, n. 1).
  3. Il Ross. aveva corretto aculeo! L’emendamento certissimo fu proposto dall’Hauvette (Notes, p. 118, n. 3) sull’autoritá della sottoscrizione del Terenzio laurenziano di man del Bocc., Explicit liber Terrentii Cullei chartaginensis viri clarissimi: cfr. Hecker, op. cit., tav. VI.
  4. Cfr. qui, p. 366, n. 3. Il Ross. conservò Urso, parendogli (p. 364 n. 12) «che l’autore lo ritenga indeclinabile»!
  5. Di fronte ad una cifra che poteva sembrare xxxiiij o xxxvij (cfr. qui sopra, n. 2), il copista, che aveva giá accettato come anno natale il 1307, calcolò meccanicamente la differenza tra questo millesimo e il 1341.
  6. Il Ross. affermò che ipse id ha il ms. ed emendò per suo conto ipsemet (p. 366, n. 16).