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346 nota


XV-XXI. — Insieme con l’ep. IX recensita qui addietro, queste sette importantissime lettere senili del Bocc. ci sono state conservate nel ms. S e nei suoi derivati, che noi giá conosciamo1. Il loro ordine di successione è il seguente: XX, XIX, IX, XXI, XVI, XVII, XV e XVIII. Quest’ultima fu la prima a passare sotto il torchio per cura del Baldelli nel 18022; alle due dirette a Mainardo Cavalcanti, XX e XXI, provvide in un raro opuscolo del 1876 il biografo russo del Bocc.3; le quattro restanti ebbero, e ciò fu giá avvertito, la non invidiabile sorte di dovere la luce al Corazzini.

La lezione del ms. tolto a fondamento della mia stampa è qua e lá alterata, talvolta anche assai gravemente, come s’è potuto vedere nell’apparato critico dell’ep. IX; numerosi emendamenti sono stati perciò necessari per ritornare in tutto, o quasi, alla primitiva bontá e correttezza i preziosi testi. Eccone la serie corredata delle opportune giustificazioni.

Nell’ep. XV (S, cc. 121 v-122 r) è anzitutto una lacuna tra ultro 18313 e saxeas, lacuna non indicata nel ms. ma chiaramente denunziata dal senso; idem16, ms. iam; incommodum ed exitium ivi24, ms. comodum ed exitum che non dánno significato; benignitatem ivi31, ms. benignitate; si necessitas 1841, ms. si solum necessitas (solum è un’erronea ripetizione); more ivi8, ms. mores (anzi, congiunto con me che precede, memores!); inspicerem ivi13, ms. inspicerer; amicis ivi16, ms. amicitiis) ma sembra meno opportuno l’astratto; Quaternum 1852, ms. Quaternuum; frustraveris ivi3, ms. frustaveris; deformitatem ivi, ms. deformitante4.

Nell’ep. XVI (S, c. 120): omnino 1866, ms. omnis che non può stare per legge grammaticale (avrei potuto fors’anche pensare ad omnem, ma come genesi paleografica dell’errore mi par piú probabile il passaggio da un oĩo «omnino» originario ad oĩs); putem ivi10, suppl. da me come indispensabile integrazione sintattica di «adeo ut»; pervigil ivi12, ms. pervigile; vales ivi21, ms. vases (!), emend.



  1. Cfr. p. 327 sg.
  2. Rime di mess. G. Bocc. cit., pp. xxxv-xlv.
  3. Qui. p. 309 e n. 2.
  4. Di questi emendamenti si trovano giá introdotti nel Ricc. 805, per merito del suo scrittore (cfr. qui, p. 348, n. 2), i seguenti: idem 18318, benignitatem ivi31, amicis 18418, Quaternum 1852, frustraveris e deformitatem ivi3; anche in mores per more 1848, la s, scritta in un primo tempo, fu espunta. Dal Ricc. furono poi accolti quasi tutti nel testo Corazzini, che anche corresse di sua mente inspiceres.