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nota 327

Leone1; oggi definitivamente la consacra per autentica l’accertatissima autografia della fonte2. La data è parimente sicura, come quella che rampolla dal contesto, dove si parla dei solenni funerali di messer Lorenzo Acciaiuoli in Firenze (7 aprile 1353) celebrati pochi giorni prima3.

Il testo del ms. è accuratissimo: non c’è da rilevare che la minuscola ommissione di un segno di compendio sopra un ut 13030, che doveva essere utinam4, e due lievissimi errori: omnes per omnis 13428 (nella citazione vergiliana) e felicum per felicium 13595. Per l’ortografia i ritocchi necessari sono pure assai pochi: di tirampnicum 13220 in tyrampn- (cfr. tyrampnos e tyrampnis immediatamente prima e dopo), di subtrao 1344 in subtraho (cfr. trahamur 13513, di divicias 13216 in divitias (e cosí la parola è scritta poco oltre), di opportuerit 13019 in oportuerit (cfr. oportunam 13217, di inopinatos 13024 in inoppinatos sulla conformitá della grafia boccaccesca quasi costante, che dá ad opinio (e ad opinione ital.) la doppia p6.

IX. — Nella seconda parte del ms. H VI 23 della Comunale di Siena (S), scritto al principio del secolo XV, quest’ep. è la terza delle otto boccaccesche che occupano le cc. 115 r-124 r (le altre sono le XV-XXI); di qui tutte furono ricopiate in quella che oggi è la prima parte del medesimo ms., alle cc. 36 v-46 v. Alla loro volta, poi, da S le epistole passarono direttamente nel Ricc. 805, della prima metá del Quattrocento (cc. 29 v-43 r); questo rapporto genealogico, di cui qui non posso fornire le prove ma che mi risulta positivo, mi consente di trascurare la lezione degli ultimi due apografi e di concentrare tutta l’attenzione sulla prima trascrizione, giá per altro notevolmente corrotta7.



  1. Studj cit., pp. 269-72; Giorn. stor., X, pp. 28-32.
  2. Qui, p. 325. sg.
  3. Cfr. M. Villani, III lxiii (nell’ediz. muratoriana, XIV, col. 198 sg., il millesimo è erroneamente mutato in 1354, ma la correzione balza dalla serie degli avvenimenti). Che la nostra ep. sia proprio del 13 aprile, si può dubitare per quella lezione ydus 13537, che lascia una lieve perplessitá: voleva forse il Bocc. scrivere ydibus o manca qualche indicazione come «pridie», «III» e simili? Nell’impossibilitá di risolvere il dubbio, lascio correre, come giá il Ciampi, la lezione di ZM.
  4. Cfr. l’errata-corrige. L’emendamento è del Ciampi.
  5. Arbitrariamente qui il primo editore sostituí felicitatum.
  6. Noto anche queste altre forme: amxius 13124 e amxior 13527, pomtificis 13422, essistere 1321.
  7. Di S c’è la tavola a stampa, con una descrizione abbastanza esatta, per cura