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316 nota


Nell’ep. I: miraretur 10915, ms. mireretur1; Eritonis ivi, ms. Ericonis, in cui il Traversari2 ravvisò Erigone, ma costei non fu mai detta maga (cristibia): ovvio, data la facilitá di scambio tra c e t, pensare ad una svista di copiatura da Eritonis, con che si attribuisce al Bocc. una reminiscenza dantesca di piú (cfr. Inf., IX 23 sg.); cavi ivi23, ms. cabi3; Athlantiadis ivi26, ms. Athlanciadis; Deuteronomio 1105, ms. Deutronomio.

Nell’ep. II: miles 1114, ms. milex che ritengo influito dall’x di extrenue che segue; crebris ivi7, ms. crebis; crocata ivi8, ms. crocota4; me ivi13, che il ms. bensí reitera, ma per mera sbadataggine5; brunellicos ivi16, ms. brunellitos: la spiegazione (da Brunellus, l’asino, del poema di Nigello Wireker) è del Cian6, mentre il Parodi ed il Sabbadini riconobbero che il cursus richiede l’accentuazione brunèllicos7, sí che l’emendamento può dirsi certo; dum ivi20, suppl. da me per la sintassi; litora super uda ivi21, ms. super litora uda, da invertire per acquistare un velox8, refragante 1124, ms. refragrante; et innanzi a fortunarum ivi9, suppl.; inquies ivi14, ms. inquiens, emendamento del Sabbadini9; quampluries ivi, ms. quapluries; convicinum ivi21, ms. convicinus, che deve concordare con me; sollicito ivi22, ms. sollito, emendamento del Traversari10; fiam ivi29, ms. iam: ma c’è un altro iam subito dopo, e d’altra parte ut deve pur reggere un verbo che



  1. Non può ridursi a miretur (Traversari, p. 53, n. 3), perché, oltre a tutto, andrebbe all’aria un velox.
  2. P. 53, n. 5.
  3. La correzione fu proposta dal Torraca, Per la biogr., p. 92, n. 1; piú tardi il Sabbadini, senza sapere del precedente, dichiarò di considerare cabi = cavi, da cavum «grotta» (Rendic. cit., p. 326).
  4. La lettura esatta del ms. fu ristabilita dal Traversari (p. 61, n. 2) contro l’erroneo cidcota del Vandelli (Bull. d. Soc. Dant., n. s., VII, p. 64).
  5. Rilevò il Vandelli (l. cit., in n.) che nel ms. il primo dei due me sta in fin di riga, ma senza trarne la conseguenza che la ripetizione fosse fortuita.
  6. Bull. d. Soc. Dant., n. s., XVII [1910], pp. 138-40; ma cfr. Torraca, Per la biogr., p. 89, n. 3.
  7. Parodi, Osservazioni cit, p. 239; Sabbadini, Rendic., p. 325, e Giorn. stor., LXVI, p. 413 (per il significato da prima pensò a bruma = «edacitas», poi aderí all’interpretazione del Cian).
  8. Cfr. qui, p. 312, n. 4. La proposta è del Parodi (Osserv. cit., p. 239), che per costituire un altro vel. avrebbe voluto invertire anche reseratis postibus nella l. prec.: ma qui non c’è bisogno di presupporre il cursus.
  9. Rendic. cit., p. 325 (questo inquies è aggettivo).
  10. Op. cit., p. 63, n. 2.