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Dedalo, il quale era ingegnosissimo uomo, che le trovasse modo per lo quale essa potesse giacere con questo toro. Per la qual cosa Dedalo fece una vacca di legno vota dentro, e, fatta uccidere una vacca, la qual parea che oltre ad ogni altra dell’armento piacesse a questo toro, e presa la pelle di quella, ne coperse la vacca del legno, e fece Pasife entrarvi entro e stare in guisa che, estimando il toro questa esser la vacca amata da lui, si congiunse con Pasife; del qual congiungimento dicono si creò, e poi nacque, una creatura la quale era mezza uomo e mezza toro. Il qual cresciuto, e divenuto ferocissimo animale e di maravigliosa forza, dicono che Minos il fece rinchiudere in una prigione chiamata «laberinto», e in quella mandava a lui tutti coloro li quali voleva far crudelmente morire; e questo Minotauro gli uccideva e divorava. Ed essendovi, si come in sorte toccato gli era, venuto Teseo, figliuolo d’Egeo, re d’Atene, e quivi dimorato alcun di, e in quegli Adriana, figliuola di Minos e di Pasife, innamoratasi di lui, e avendo avuta la sua dimestichezza, e per questo avendo compassion

  • di lui, gl’insegnò come dovesse fare quando giugnesse a questo

Minotauro, e come dietro ad uno spago se ne tornasse fuori della prigione. La qual cosa Teseo fece; e, giuntoci Minotauro, il quale con la gola.aperta gli si fece incontro, gli gitlò in gola una palla di certa composizione viscosa, la quale mentre il Minotauro attendeva a divorare, Teseo, datogli d’un bastone sopra la testa e uccisolo, secondo l’ammaestramento datogli da Adriana, dietro allo spago che portato avea tornandosene, e cosi uscito del laberinto, con Adriana e con Fedra, sua sorella, occultamente partitosi di Greti, se ne tornò ad Atene. E cosi, predetta questa favola, piú lievemente comprender si può il testo che segue, il qual dice:]

«E quando», quel Minotauro, «vide noi», che venivamo, «se stesso morse, Si come quei», si morde, «cui l’ira dentro fiacca», cioè rompe e divide dalla ragione, dalla quale lasciato, in se medesimo bestialmente incrudelisce.

Ed è qui per questo bestiale animale primieramente da comprendere qual sia la qualitá de’ peccatori, che nel cerchio dove