Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/82

Séguita poi: «E chi spregiando Iddio col cuor favella», percioché in questo fa violenza alla divinitá, ché in altro non può; percioché andar non si può in cielo a far violenza a Dio nella persona, fassi adunque qui in quel che si può, bestemmiandolo, disperandolo, avvilendolo e negandolo, come di sopra è detto. «La frode, ond’ogni coscienza». Poi che Virgilio ha pienamente mostrato all’autore i gironi del primo cerchio, e ancora quegli che in essi son tormentati, che sono la prima spezie d’uomini che a fine di fare ingiuria usano violenza; ed esso diviene a dimostrare la seconda spezie, la quale esso chiama i «fraudolenti», che non con violenza manifesta, come i sopradetti, ma con fraude e occultamente s’ingegnano di fare altrui ingiuria. Dice adunque: «La frode»; che cosa sia fraude si mostrerá appresso nel principio del diciassettesimo canto; «onde», dalla quale, «ogni coscienza è morsa», fcioè offesa, «Può l’uomo usare». Intende qui l’autore di dimostrare esser due spezie principali di fraude, delle quali dice l’una esser quella fraude la quale si commette contro a coloro li quali non si fidano di colui che poi con fraude l’inganna; e ‘l’altra esser quella che si commette contra coloro li quali si fidano di colui che poi fraudolentemente gl’inganna; e perciò vuole queste due spezie di fraudolenti ne’ due seguenti cerchi, li quali sono li due ultimi dello’nferno; e vuole nel superiore, il quale è il secondo de’ tre predetti, sien puniti que’ fraudolenti li quali ingannano chi di lor non si fida, e nell’inferiore, il quale è il piú profondo dello ’nferno, sien puniti i fraudolenti, li quali ingannano chi si fida di loro. E però dice: «Può l’uomo usare», fraude, «in colui», cioè contra colui, «che si fida», e questa è l’una spezie e la peggiore, «E», puolla ancora usare, «in quello che fidanza non imborsa», cioè contra colui il quale non ha fidanza nel fraudolente. «Questo modo di dietro», cioè d’ingannare chi non si fida, «par che uccida», cioè offenda, «Tur lo vincol d’amor, che fa natura», cioè quel legame col quale la natura tutti ci lega e costrigne a doverci amare, in quanto tutti siamo animali d’una medesima spezie e discesi da un medesimo principio;