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una contrada in Asia molto rimota dal mare, fu adunque da questo Fotino corrotto e tratto della cattolica fede, e cadde in una abbominevole eresia, della quale era stato inventore e seminatore uno chiamato Acazio, singulare amico di Fotino. Ed era la eresia questa: che questo Acazio affermava Cristo non essere stato figliuol di Dio, ma di Giuseppo, e ch’esso carnalmente giacendo con la Vergine Maria l’aveva acquistato; e cosi non era vero che la Vergine Maria fosse vergine innanzi il parto e dopo il parto, come i cattolici cristiani fermamente credono. Per la quale eresia il detto Fotino fu dannato e rimosso dalla comunione de’ cristiani. E, volendolo questo papa Anastasio riducere nella comunione cristiana, essendosi contro a ciò levati molti santi padri, e a questo resistendo; avvenne che, essendo il detto papa durato giá un anno e undici mesi e ventitré di, andato al segreto luogo dove le superfluitá del ventre si dipongono, per divino giudicio, si come per tutti universalmente si credette, per le parti inferiori gittò e mandò fuori del corpo tutte le interiora, e cosi miseramente nel luogo medesimo spirò. E per questo l’autore estima lui essere stato eretico di quella eresia che detta è, e perciò qui dimostra tra gli altri eretici esser dannato, dicendo lui essere stato da Fotino predetto tratto della «via diritta», cioè della fede cattolica, dalla quale n’è mostrato, e, credendola, siam menati per la diritta via, la quale ne perduee in vita eterna. «Lo nostro scender convien». Qui comincia la seconda parte di questo canto, nella quale l’autore discrive distintamente la esistenza dello ’nferno, e ancora la qualitá de’ peccatori, li quali deono, procedendo, trovare; e dice: «Lo nostro scender», alle parti inferiori, «convien che sia tardo», cioè adagio; e dimostra la ragion perché, dicendo: «Si che s’ausi in prima», che noi vi giugniamo, «un poco il senso», dell’odorato, «Al tristo fiato», cioè puzzo, «e poi» che adusato sará alquanto, «non fia riguardo», — cioè non bisognerá di molto curarsene, «quia assuetis non jít Passio». E nel vero e’ si vuole a cosi fatte cose andar con discrezione, percioché assai giá hanno gravissime alterazioni ricevute per lo entrar subito in luoghi o molto