Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/221

stato e d’operazioni, «che tu non credi», vedendolo cosi pelato e cotto: «Nepote fu della buona Gualdrada», cioè figliuolo del figliuolo di questa Gualdrada, e cosi fu nepote. Questa Gualdrada, secondo che soleva il venerabile uomo Coppo di Borghese Domenichi raccontare, al qual per certo furono le notabili cose della nostra cittá notissime, fu figliuola di messer Bellincion Berti de’ Ravignani, nostri antichi e nobili cittadini: ed essendo per avventura in Firenze Otto quarto imperadore, e quivi per farla piú lieta della sua presenza andato alla festa di San Giovanni, avvenne che insieme con l’altre donne cittadine, si come nostra usanza è, la donna di messer Berto venne alla chiesa, e menò seco questa sua figliuola, chiamata Gualdrada, la quale era ancor pulcella. E postesi da una parte con l’altre a sedere, percioché la fanciulla era di forma e di statura bellissima, quasi tutti i circunstanti si rivolsero a riguardarla, e tra gli altri lo ’mperadore, il quale, avendola commendata molto e di bellezza e di costumi, domandò messer Berto, il quale era davanti da lui, chi ella fosse. Al quale messer Berto, sorridendo, rispose: — Ella è figliuola di tale uomo, che mi darebbe il cuore di farlavi basciare, se vi piacesse. — Queste parole intese la fanciulla, si era vicina a colui che le dicea, e, alquanto commossa della opinione che il padre aveva mostrata d’aver di lei, che ella, quantunque egli volesse, si dovesse lasciar basciare ad alcuno men che onestamente; levatasi in piede, e riguardato alquanto il padre, e un poco per vergogna mutata nel viso, disse: — Padre mio, non siate cosi cortese promettitore della mia onestá, ché per certo, se forza non mi fia fatta, non mi bascerá mai alcuno, se non colui il quale mi darete per marito. — Lo ’mperadore, che ottimamente la ’ntese, commendò maravigliosamente le parole e la fanciulla, affermando seco medesimo queste parole non poter d’altra parte procedere che da onestissimo e pudico cuore; e perciò subitamente venne in pensiero di maritarla. E, fattosi venir davanti un nobi! giovane chiamato Guido Beisangue, che poi fu chiamato conte Guido vecchio, il quale ancora non avea moglie, e lui confortò e volle che la sposasse: e donògli in dote un grandissimo