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giaceva», supina, «al tormento», il quale appresso discriverá; «Ma piú al duolo avea la lingua sciolta», cioè espedita. «Sovra tutto il sabbion», cioè rena, «d’un cader lento, Piovean di fuoco dilatate falde, Come di neve in alpe senza vento». Appresso per una comparazione, o vogliam dire esemplo, dimostra quello che queste falde di fuoco adoperassero in tormento de’ dannati in quel luogo; e dice: «Quali Alessandro», re di Macedonia, del qual di sopra dicemmo piú distesamente, «in quelle parti calde D’India vide sovra lo suo stuolo Fiamme cadere infino a terra salde».

Due province sono in Asia chiamate ciascuna India. È il vero che l’una è detta India superiore, e l’altra India inferiore: e voglion questi, che il mondo discrivono, che i confini della superiore sieno col mare Oceano orientale, e sia caldissima provincia, e dinominata da un fiume chiamato Indo, il quale dopo lungo corso mette nel mar di Persia; e l’altra India essere contermine a questa superiore, ma piú occidentale, e non tanto fervente quanto la superiore: e Alessandro macedonico fu in ciascheduna di queste. Ora, per cosa la quale io abbia letta o udita, non m’è assai certo dove quello, che l’autor discrive qui, gli avvenisse, né se ciò gli avvenne per la natura del luogo ardentissima, la quale accendesse i vapori tirati sú in alto da’ raggi solari, e quegli accesi poi ricadessero sopra lo stuolo d’Alessandro, o se per alcuna arte de’ nemici queste fiamme fossero saettate sopra l’esercito d’Alessandro. E però, lasciando stare la istoria, la quale io non so (come io abbia non una volta ma piú veduto Quinto Curzio, che di lui assai pienamente scrive, e Guiglielmo d’Inghilterra e altri), e riguardando all’effetto, possiam comprendere l’autor per questo ingegnarsi di dimostrarci quello che in quella parte dello ’nferno avvenia sopra la rena, e sopra i miseri peccatori che in quel luogo dannati sono.

Poi segue parole spettanti piú alla provvidenza d’Alessandro che alla presente materia, se non in quanto dice che la rena s’accendeva come esca, da quelle fiamme che sú vi cadeano: «Perch’ e’ provvide», Alessandro, «a scalpitar lo suolo Con le