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testuale.] E questo sia detto quanto al senso allegorico di coloro che se medesimi uccisono.

Resta a vedere della pena di coloro li quali bestialmente consumaron le lor sustanzie, la qual dice che è l’essere i miseri da nere cagne seguitati e sbranati e lacerati; la cui significazione è assai leggiere a poter vedere, conciosiacosaché coloro li quali di ricchezza, per lor male adoperare, vengono in estrema povertá, sian continuamente afflitti e stimolati, anzi nelle coscienze loro stracciati da amarissime rimorsioni del lor bestialmente aver gittato quello che dovea, quanto la lor vita durasse, sostentare e aiutare: e son questi cotali o da tante cagne morsi, o in tante parti sbranati, quante sono le passioni le quali lor sopravvengono per la loro inopia, si come è la fame, la sete, la indigenzia del vestimento, del calzamento, le infermitá, i disagi, i rimproveri, le beffe, le quali di sé o veggono o odon fare, o credon che fatte sieno. E son queste cagne tutte nere, cioè tutte piene di tristizia, la qual per lo color nero è significata; correnti e velocissime, in quanto subitamente, in qualunque parte si sieno, gli giungono e affliggono, in tanto che esse fanno loro spessissimamente disiderare e chiamar la morte. E questo basti alla parte seconda.