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potenzia non ci sia nel principio conceduta,perfetta, ma poi in processo di tempo, dopo il nostro nascimento, riceve perfezione; e in questa potenzia comunichiamo noi con gli animali bruti, cioè con le bestie e con gli uccelli e co’ pesci e con qualunque altro animale ha sentimento. La terza e ultima potenzia è la «razionale», la quale da Dio n’è infusa, e di singular grazia donata, dotata di ragione, di volontá e di memoria, e gli effetti veri di questa potenzia non appariscono in noi se non nella perfetta etá, percioché allora sono gli organi, per li quali le sue virtú si dimostrano, compiuti ed espediti; e in questa siamo simiglianti a Dio e con gli angeli comunichiamo. Ora, percioché chi se medesimo uccide appare assai manifestamente aver cacciato da sé e perduto ogni ordine di ragione e di sana volontá, non pare che animale razionai si possa chiamare, conciosiacosaché l’animal razionale con ogni sollecitudine curi di conservare il suo essere e di farlo sempre migliore, e a suo potere in piú lunghezza di tempo distenderlo; come che d’alcuni si legge essersi giá uccisi, non, prima facie, come bestiali, ma mossi da alcuna ragione, si come ne scrive Valerio Massimo, De institutis antiquis, di quella donna antica, la qual diceva nel suo tempo non aver veduta contra di sé la fortuna turbata, e però con volontaria morte volea pervenire a non doverla vedere. Alcuni altri ex proposito si sono uccisi per tedio della presente vita, sperando di trapassare a migliore, si come di Catone uticense leggiamo, il quale, prima feditosi, e, sentito da’suoi servidori, aiutato e fasciato e ancora toltagli ogni materia da potersi uccidere; leggendo nel mezzo del silenzio della notte quel libro, nel quale Platone scrive Della eternitá dell’a/iima, sfasciatosi e con le mani proprie ampliata la piaga, constrinse lo spirito ad abbandonare il misero corpo. Alcuni altri ancora, non per tedio della presente vita, ma per disiderio e con isperanza di migliore s’uccisono, si come si legge di coloro li quali, udita la dottrina di Ferecide in Egitto, nella quale esso con tanta efficacia di sermone dimostrava la beatitudine della vita futura, corsono inconsideratamente alla morte. Ma con che cagione si muovesse qualunque si fosse, stoltamente