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[E dicono alcuni in singolaritá di questi, li quali le favole dicono essere stati generati da Issione, che essi furono nobili cavalieri di Tessaglia, e i orimi li quali domarono e infrenarono e cavalcarono cavalli. E percioché cento ne ragunò Issione insieme, furono chiamati «centauri», quasi «cento armati» o «cento Marti», percioché «i/iarios» in greco viene a dire «Marte» in latino; ovvero piú tosto «cento aure», percioché, si come il vento velocemente vola, cosi costoro sopra i cavalli velocemente correvano: ma questa etimologia è piú tosto adattata a vocaboli latini che a grechi, e, quantunque ella paia potersi tollerare, non credo però i greci avere questo sentimento del nome de’ centauri.] [E, percioché essi sono figurati mezzi uomini e mezzi cavalli, racconta di loro Servio una cotal favola, in dimostrazione donde ciò avesse principio; e dice che, essendo certi buoi d’un re di Tessaglia fieramente stimolati ila mosconi, e per questo essersi messi in fuga, il detto re comandò a certi suoi uomini d’arme gli seguitassero; li quali, non potendo appiè correre quanto i buoi, salili a cavallo, e giuntigli, gli volsono indietro, e abbeverando essi i lor cavalli nel fiume di Peneo; e tenendo i cavalli le teste chinate nel fiume, furono da quelli della contrada veduti solamente la persona dell’uomo e la parte posteriore de’ cavalli; e da que’cotali, li quali non erano usi di ciò vedere, furono stimati essere uno animai solo, mezzo uomo e mezzo cavallo; e dal rapportamene di questi trovò luogo la favola e la fígurazion di costoro.] [Ma, tornando alla cagione della loro origine, sono detti costoro essere nati d’Issione, cioè del tiranno e d’una nuvola, cioè delle sustanze del regno ombratile, come di sopra per la nuvola disegnarsi mostrammo; le quali sustanze sono i beni de’ sudditi, de’ quali si mungono e traggono gli stipendi, ile’ quali i soldati in loro disfacimento e oppressione sono nutriti e sostenuti. E cosi per le dette cose si può comprender del tiranno, il quale da se medesimo è impotente, e della tirannia occupata, nascere i soldati, cioè essere convocati dal tiranno in difesa di sé, accioché con la forza di questi cotali soldati, essi possan