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lana, disse che quello dell’oro era la state troppo grave e ’l verno troppo freddo; ma, quello che messo l’avea, era a ciascun de’ detti tempi piú atto; e cosi, levata la barba dell’oro alla statua d’Esculapio, affermò non convenirsi vedere il figliuolo con barba, ove si vedea senza barba essere il padre. Similmente trasse de’ templi piú mense d’oro e d’ariento, nelle quali, secondo il costume greco, era scritto quelle essere de’ beni degl’iddii; dicendo, quando le prendeva, sé usare de’ beni degl’iddíi. E, oltre a ciò, molti doni d’oro e care cose, le quali le statue degl’iddíi con le braccia sportate innanzi sosteneano, poste sopra quelle da coloro li quali li lor boti mandavano ad esecuzione, prese piú volte, dicendo sé non rubarle, ma prenderle; stolta cosa affermando, non prender quei beni, per li quali sempre gli preghiamo, quando gli si porgono. E questo del primo Dionisio basti aver detto.

E, venendo al secondo, scrive Giustino che, essendo il predetto Dionisio stato ucciso da’ suoi, essi medesimi, che ucciso avevano il padre, sostituirono a lui questo secondo Dionisio, il quale di tempo era maggiore che alcun altro suo figliuolo; il quale, come la signoria ebbe presa, per potere aver piú ampio luogo alle crudeltá giá pensate, in quanto potè si fece favorevole il popolo con piú benefici facendogli; e parendoli giá quello avere assai, avanti ogni altra cosa tutti i parenti de’ fratelli suoi minori, e poi loro, fece tagliare a pezzi, per levarsi ogni sospetto d’alcuno che al regno potesse aver l’animo con titolo alcuno. E, levatisi questi davanti, quasi sicuro si diede tutto all’ozio, per lo quale divenuto corpulento e grasso, e ancora in gravissima infermitá degli occhi, intanto che né sole, né polvere, né alcuna luce poteva sofferire, estimò per questo essere da’ suoi avuto in dispregio; e perciò, non come il padre aveva giá fatto, cioè di mettere in prigione quegli di cui sospettava, ma, uccidendo e facendo uccidere or questi e or quegli altri, tutta la cittá riempie’ d’uccisioni e di sangue. Per la qual cosa avendo i siracusani diliberato di muovergli guerra, lungamente stette intra due, se egli dovesse piú tosto o por giú la signoria o resistere con guerra a’ siracusani; ma ultimamente